Bene il trattamento con Daunorubicina e citarabina. Lo affermano i dati di uno studio di fase 3
Il trattamento con daunorubicina e citarabina aumenta la sopravvivenza dei pazienti con leucemia mieloide acuta ad alto rischio/ secondaria rispetto alla chemioterapia. Lo affermano i dati, riportati in un comunicato dell'azienda Jazz Pharmaceuticals, di uno studio di fase 3 presentato in occasione del Congresso annuale virtuale dell'Associazione europea di ematologia. "I tumori ematologici come la AML ad alto rischio/secondaria progrediscono rapidamente e sono potenzialmente mortali - ha dichiarato Carlo Bianciardi, General Manager e Amministratore Delegato di Jazz Healthcare Italy srl -- Il vantaggio in termini di sopravvivenza globale osservato nell'analisi dei dati a cinque anni offre una vera speranza ai pazienti e alle loro famiglie per il trattamento di questo tumore devastante".
L’impegno di AIL per Ambiente e Salute. Parte da Genova il viaggio solidale in 8 tappe lungo il Mar Tirreno
Duemila trapianti allogenici da donatore, 3.500 trapianti autologhi, dal 2019 oltre 900 procedure di terapia cellulare CAR-T
"Nuovo Jak inibitore riduce sintomi splenomegalia e migliora anemia". Rosati (Gsk): "Nuovo Jak inibitore già usato in 230 italiani"
Ma per i pazienti il cambiamento è fonte di timori e di paure
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Ma per i pazienti il cambiamento è fonte di timori e di paure
Secondo l’ultimo rapporto dell'Istituto Superiore di Sanità sulle coagulopatie congenite del 2022, i pazienti sono in totale 9.784: circa 30 per cento con emofilia A, 28,6% con malattia di von Willebrand 7,2% con emofilia B e 34,1% con carenze di alt
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